I segreti
della mente
I segreti della nostra Mente
Da diversi secoli, all’incirca tre, l’Umanità e la sua storia vengono attraversate da rivoluzioni scientifiche che incidono enormemente sulla concezione che abbiamo di noi stessi, anche rispetto alla nostra collocazione e destinazione nell’Universo.
La prima rivoluzione scientifica in ordine cronologico si fa risalire alla rivoluzione Copernicana, la quale sottrae alla Terra il primato di detentrice del centro del cosmo, per attribuirle quelle secondario di appendice gravitante intorno al Sole. La seconda si ravvisa nella Rivoluzione Darwiniana, che spoglia l’essere umano di connotati prettamente angelici, quasi di derivazione mistica, per conferigli tratti fortemente “animaleschi” quali quelli derivanti dal primate, per l’appunto.
Procedendo con lo scorrere del tempo, é la scoperta dell’Inconscio Freudiano ad essere la terza rivoluzione scientifica: l’essenza di tale teoria si fonda sul fatto che l’essere umano sarebbe governato da forze, spinte di natura inconscia, che strutturerebbero il comportamento del soggetto: quello che è manifesto agli occhi della stessa persona è solamente la punta estrema di un iceberg, sul cui fondale giacerebbero dinamiche, forze, conflitti, meccanismi di difesa dell’Io, pulsioni atti a pre determinare la personalità ed il comportamento della persona.
La quarta rivoluzione scientifica è quella di portata maggiore, e si riscontra nella comprensione dei meccanismi di funzionamento del cervello Umano. Chiaramente le scoperte neuroscientifiche avranno ripercussioni anche nei settori umanistici (arte, filosofia e letteratura), colmando magari quello che P. Snow aveva definito come divario tra queste due culture.
V. S. Ramachandran è il massimo esperto mondiale per quanto riguarda il campo delle Neuroscienze e suoi relativi ultimi progressi: egli insieme ai suoi collaboratori approfondisce lo studio di alcune sindromi neurologiche (di fatto ignorate o considerate non particolarmente curiose), perchè proprio da questi studi si può pervenire ad una maggiore conoscenza dei meccanismi (per discriminazione) di funzionamento del cervello sano. Prima di descrivere alcuni aspetti interessanti di tale funzionamento, alcuni cenni di Neuroanatomia.
I neuroni sono le cellule nevose costituenti e fondanti il Sistema Nervoso e ciascuno di essi ha con gli altri neuroni dai mille a diecimila punti di contatto, ovvero Sinapsi. Sinteticamente si può asserire che il Neurone è costituito da un corpo cellulare, da strutture ramificate chiamate dendriti (strutture efferenti che permetterebbero il passaggio delle informazioni attraverso una comunicazione centripeta: dall’esterno al pirenoforo, centro del corpo cellulare) e da un assone (struttura invece afferente che consentirebbe il passaggio delle informazioni attraverso una comunicazione centrifuga: dal pirenoforo all’esterno).
E’ proprio nelle Sinapsi che avviene lo scambio di informazioni tra il neurone pre e quello post sinaptico, attraverso il rilascio del Neurotrasmettitore che si “legherà”ai siti recettoriali corrispondenti del neurone post sinaptico: ecco che l’informazione prosegue scandita circolarmente da questi suddetti passaggi.
E’ sulla base di queste conoscenze che si è arrivati a postulare che il numero di possibili combinazioni e declinazioni, permutazioni della attività cerebrale (traducibile siffatto in stati mentali) sarebbe maggiore rispetto a quello delle particelle elementari costitutive l’Universo sconosciuto.
A partire dal XXI secolo i “non addetti ai lavori” sanno sommariamente che il Cervello Umano è costituito da due emisferi cerebrali speculari (destro e sinistro) posti in cima ad un tronco, fusto definito come tronco cerebrale. Ciascun emisfero si suddivide in frontale (facente parte della corteccia pre e motoria), occipitale (corteccia visiva), temporale, parietale (corteccia somato sensoriale) e limbica (corteccia insulare).
Il lobo Temporale è deputato alla programmazione ed esecuzione del movimento, in esso si “sostanzierebbe” il senso morale, la saggezza, l’ambizione.
Il lobo Parietale è coinvolto nella rappresentazione della struttura spaziale del mondo esterno in tre dimensioni e la struttura del corpo all’interno (sempre) della rappresentazione tridimensionale. Egli riconoscerebbe la posizione e percezione del corpo del soggetto e la contrazione dei suoi muscoli, senza l’ausilio del senso della vista. Tale lobo favorirebbe quindi la Propriocezione, Nocicezione (percezione del senso del dolore, e della qualità avversiva dello stesso indipendentemente dalla tipologia ), Termocezione ed il senso del tatto.
Il lobo Parietale “governa” le sensazioni di tutte le parti del corpo elicitate dalla stimolazione (non si fa riferimento chiaramente ai sensi della vista, udito, gusto, olfatto, tatto).
Il lobo Occipitale presiede al senso della vista e consta di trenta aree visive (relative al colore, al movimento finito ed alla rappresentazione di numeri e lettere).
Il lobo Temporale governa l’udito, le emozioni e certi aspetti della percezione visiva, l’apprendimento e la memoria: nel Gyrus risederebbe il centro del gusto e dell’olfatto.
Il Sistema Limbico è strettamente connesso con quello della corteccia pre frontale; ed alla base dei circuiti limbico frontali, albergherebbe il meccanismo della prese decisionali in base a reazioni emozionali.
I segreti della nostra Mente
Da diversi secoli, all’incirca tre, l’Umanità e la sua storia vengono attraversate da rivoluzioni scientifiche che incidono enormemente sulla concezione che abbiamo di noi stessi, anche rispetto alla nostra collocazione e destinazione nell’Universo.
La prima rivoluzione scientifica in ordine cronologico si fa risalire alla rivoluzione Copernicana, la quale sottrae alla Terra il primato di detentrice del centro del cosmo, per attribuirle quelle secondario di appendice gravitante intorno al Sole. La seconda si ravvisa nella Rivoluzione Darwiniana, che spoglia l’essere umano di connotati prettamente angelici, quasi di derivazione mistica, per conferigli tratti fortemente “animaleschi” quali quelli derivanti dal primate, per l’appunto.
Procedendo con lo scorrere del tempo, é la scoperta dell’Inconscio Freudiano ad essere la terza rivoluzione scientifica: l’essenza di tale teoria si fonda sul fatto che l’essere umano sarebbe governato da forze, spinte di natura inconscia, che strutturerebbero il comportamento del soggetto: quello che è manifesto agli occhi della stessa persona è solamente la punta estrema di un iceberg, sul cui fondale giacerebbero dinamiche, forze, conflitti, meccanismi di difesa dell’Io, pulsioni atti a pre determinare la personalità ed il comportamento della persona.
La quarta rivoluzione scientifica è quella di portata maggiore, e si riscontra nella comprensione dei meccanismi di funzionamento del cervello Umano. Chiaramente le scoperte neuroscientifiche avranno ripercussioni anche nei settori umanistici (arte, filosofia e letteratura), colmando magari quello che P. Snow aveva definito come divario tra queste due culture.
V. S. Ramachandran è il massimo esperto mondiale per quanto riguarda il campo delle Neuroscienze e suoi relativi ultimi progressi: egli insieme ai suoi collaboratori approfondisce lo studio di alcune sindromi neurologiche (di fatto ignorate o considerate non particolarmente curiose), perchè proprio da questi studi si può pervenire ad una maggiore conoscenza dei meccanismi (per discriminazione) di funzionamento del cervello sano. Prima di descrivere alcuni aspetti interessanti di tale funzionamento, alcuni cenni di Neuroanatomia.
I neuroni sono le cellule nevose costituenti e fondanti il Sistema Nervoso e ciascuno di essi ha con gli altri neuroni dai mille a diecimila punti di contatto, ovvero Sinapsi. Sinteticamente si può asserire che il Neurone è costituito da un corpo cellulare, da strutture ramificate chiamate dendriti (strutture efferenti che permetterebbero il passaggio delle informazioni attraverso una comunicazione centripeta: dall’esterno al pirenoforo, centro del corpo cellulare) e da un assone (struttura invece afferente che consentirebbe il passaggio delle informazioni attraverso una comunicazione centrifuga: dal pirenoforo all’esterno).
E’ proprio nelle Sinapsi che avviene lo scambio di informazioni tra il neurone pre e quello post sinaptico, attraverso il rilascio del Neurotrasmettitore che si “legherà”ai siti recettoriali corrispondenti del neurone post sinaptico: ecco che l’informazione prosegue scandita circolarmente da questi suddetti passaggi.
E’ sulla base di queste conoscenze che si è arrivati a postulare che il numero di possibili combinazioni e declinazioni, permutazioni della attività cerebrale (traducibile siffatto in stati mentali) sarebbe maggiore rispetto a quello delle particelle elementari costitutive l’Universo sconosciuto.
A partire dal XXI secolo i “non addetti ai lavori” sanno sommariamente che il Cervello Umano è costituito da due emisferi cerebrali speculari (destro e sinistro) posti in cima ad un tronco, fusto definito come tronco cerebrale. Ciascun emisfero si suddivide in frontale (facente parte della corteccia pre e motoria), occipitale (corteccia visiva), temporale, parietale (corteccia somato sensoriale) e limbica (corteccia insulare).
Il lobo Temporale è deputato alla programmazione ed esecuzione del movimento, in esso si “sostanzierebbe” il senso morale, la saggezza, l’ambizione.
Il lobo Parietale è coinvolto nella rappresentazione della struttura spaziale del mondo esterno in tre dimensioni e la struttura del corpo all’interno (sempre) della rappresentazione tridimensionale. Egli riconoscerebbe la posizione e percezione del corpo del soggetto e la contrazione dei suoi muscoli, senza l’ausilio del senso della vista. Tale lobo favorirebbe quindi la Propriocezione, Nocicezione (percezione del senso del dolore, e della qualità avversiva dello stesso indipendentemente dalla tipologia ), Termocezione ed il senso del tatto.
Il lobo Parietale “governa” le sensazioni di tutte le parti del corpo elicitate dalla stimolazione (non si fa riferimento chiaramente ai sensi della vista, udito, gusto, olfatto, tatto).
Il lobo Occipitale presiede al senso della vista e consta di trenta aree visive (relative al colore, al movimento finito ed alla rappresentazione di numeri e lettere).
Il lobo Temporale governa l’udito, le emozioni e certi aspetti della percezione visiva, l’apprendimento e la memoria: nel Gyrus risederebbe il centro del gusto e dell’olfatto.
Il Sistema Limbico è strettamente connesso con quello della corteccia pre frontale; ed alla base dei circuiti limbico frontali, albergherebbe il meccanismo
della prese decisionali in base a reazioni emozionali.
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- ElenaFurlanPsicoterapeuta